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Geometri, “unione” fra istituti «Collaboriamo per la qualità»


L’iniziativa presentata ieri in una conferenza con cinque presidi di città e provincia

____________________ Il Giornale di Vicenza, 26/2/2014

SCUOLA. L’iniziativa presentata ieri in una conferenza con cinque presidi di città e provincia

GEOMETRI, “UNIONE” FRA ISTITUTI «COLLABORIAMO PER LA QUALITÀ»

Donazzan: «Renzi visita le scuole venete? Bene, viene a imparare»

 

Scuola e aziende, istituti tecnici e imprese, geometri e territorio, studenti e mondo del lavoro. Come sviluppare la collaborazione, avviare sinergie, in una parola fare squadra per costruire un futuro solido per giovani e imprenditori? Hanno provato a dare una risposta gli istituti per geometri della provincia. Che invece di farsi concorrenza hanno creato una “rete” fra loro per mettere insieme esperienze, risorse e progetti.

Insomma piuttosto che andare ognuno per sè hanno pensato che era meglio lo scambio di eccellenze e di professionalità, per rispondere meglio alle esigenze del territorio e alla difesa dell’ambiente. Quanto può aiutare gli studenti a crescere questa sinergia fra istituti? E anche come spingere scuola e lavoro a dialogare e consolidare un patto per competere nel mondo?

A queste domande attuali e urgenti in tempo di crisi profonda ha cercato ieri di dare risposte concrete e orientamenti la conferenza nella sede dei geometri in via Lanza, promossa dai dirigenti scolastici di Vicenza e Provincia. C’erano Domenico Caterino (Istituto per geometri Canova di Vicenza) Patrizia Ferrazzi (Einaudi di Bassano) Susanna Busolo (Pasini di Schio) Antonio Coccarelli (Ceccato di Thiene) e CarlaVertuani (Galilei diArzignano), insieme al presidente del Collegio dei geometri e geometri laureati Giovanni Bisson, al presidente degli Edili di Confartigianato Giovanni Lovato e a Elena Donazzan, assessore regionale a Istruzione, formazione e lavoro.

L’idea è che iniziative innovative nel mondo della scuola possano consentire grandi risultati. Perché è stato questo il filo conduttore dei vari interventi, soprattutto dei presidi degli istituti tecnici. Insomma è arrivato il momento di accelerare e di «operare tutti assieme in collegamento sinergico con il territorio attraverso un Cts (comitato tecnico scientifico) territoriale, che dovràvedere seduti allo stesso tavolo i rappresentanti degli istituti componenti la rete, collegi e ordini professionali, categorie economiche e amministratori pubblici».

Così come «la creazione della “rete” sarà un primo passo, quello successivo sarà costituito dallo sviluppo di collaborazioni didattiche con altri indirizzi quali quello economico, quello turistico, quello agrario e quello industriale, andando verso un rapporto sempre più stretto ed efficace tra istruzione, lavoro, economia ed amministrazione pubblica».

Elena Donazzan appoggia l’iniziativa: «La prossima programmazione europea è focalizzata su risorse umane e formazione e ci sarà una premialità per chi sta insieme. Tra le priorità ci sono ambiente e paesaggio e per noi è fondamentale anche ricostruire il nostro Veneto, senza fare altre costruzioni. Questo gruppo può diventare un grande Its peri neodiplomati, come quello della Meccatronica di Vicenza che è il migliore in Italia».

Domanda obbligata: cosa pensa della visita di Renzi a una scuola veneta? «Ottima idea – dice -, così potrà apprezzare il modello veneto. Siamo stati i primi ascommettere sulla formazione tecnico-professionale. E stata la mossa vincente, da noi la disoccupazione è inferiore alle altre regioni». Ai neo-diplomati viene chiesto subito se hanno esperienza nel settore… «È vero, è un ostacolo. Per questo ho intenzione di proporre il Patto di occupazione che prevede per gli studenti tirocinanti in una ditta un’attesa ridotta per essere assunti».